IL BIOTIPO SULFURICO

“La luce che arde col doppio di splendore, brucia in metà tempo. E tu hai sempre bruciato la tua candela dalle due parti, amico mio…” così recita il noto aforisma di “Blade Runner” di R. Scott, descrivendo con un pugno di parole il “fuoco interiore” che anima “Sulphur”. Il biotipo sulfurico è infatti un sanguigno dalle continue, ardenti passioni, e dai tanti ideali troppo spesso lasciati a metà. E’ un somatipo molto diffuso nel nostro Paese sia nella sua costituzione pura, muscolosa e non molto slanciata, che nelle combinazioni “miste”, più alte ed affusolate.

Il biotipo sulfurico, o mesoblasta, si presenta con una corporatura forte, muscolosa e di statura media. Molto competitivo, è il biotipo più idoneo alle attività sportive, il “mesomorfo”della classica teoria generali delle costituzioni. E’ un vero sanguigno, ben descritto con l’elemento “Fuoco” nelle più antiche teorie pisco-somatiche, con tanta energia e vitalità da mettere in gioco. Bellicoso e narcisista, è vulcanico in idee e progetti ma, intorno a lui, semina il caos. Manca della capacità di pianificare a lungo termine le sue tante attività. Come lo Zolfo si infiamma facilmente, sia nel corpo che nella mente. La passione e la pulsione vitale sono intense e grande è la sua forza. Ma la gestione e l’impiego di tanta energie, necessitano di continue “ricariche”e di “scariche”, non sempre disponibili. “Sulphur” è quindi un guerriero della vita, che lascia volentieri agli altri i compiti di organizzare e pianificare. “Una ne fa e 100 ne pensa”, come si suol dire…

ATLETIC POWER

Il sulfurico origina con uno sviluppo accentuato del foglietto centrale germinativo, il mesoderma, deputato allo sviluppo di:

muscoli, sistema osteo-articolare;

sangue, vene, capillari, cuore, vasi linfatici;

derma;

milza, reni, peritoneo;

gonadi, ipofisi anteriore, cortico-surrenale

Le caratteristiche specifiche del metabolismo dello Zolfo in questo individuo, lo rendono incline all’accumulo di tossine. Il sulfureo è quindi un auto-intossicato che sovraccarica di lavoro drenante tutti gli organi emuntori (reni, fegato, polmoni, pelle).

Rimedio omeopatico: “Sulphur”

IL BAMBINO-MICCIA

Il neonato è già vivacissmo, con un buon appetito, e può presentare un lieve ittero. Crescendo, diventa robusto, non molto alto, con la testa ampiamente sviluppata. La pelle è ben irrorata e sensibile. Suda molto. Può soffrire di orzaioli e lacrimazioni improvvise. La muscolatura è evidenziata, tendente alla crescita. Di carattere impaziente, è molto agitato, sempre in movimento. La grande energia da spendere lo rende, già da piccolo, un atleta molto competitivo. A tavola ama i cibi speziati e i dolci. Nei primi anni di vita sono ricorrenti raffreddori catarrali e tossi persistenti

L’intelligenza è pronta e vivace, da sollecitare sempre con nuovi stimoli.

Facile alle intolleranze alimentari e alle allergie, questo bambino ha bisogno di tanta acqua e di molte calorie per essere sempre in forma.

Nella fase pre-puberale ed adolescenziale l’efficacia del sistema endocrino potrebbe suscitare grandi tempeste, sia fisiche che emotive. Acne, sudorazioni acri, il rifiuto di alcuni cibi, accompagnano il sulfureo negli anni giovanili. Lo sport rappresenta il miglior rimedio a tutti i “mali” di questo biotipo, esaltandone le potenzialità muscolari e lo spirito competitivo. Lo sport è inoltre efficace per scaricare le tante tossine e le tensioni, tipiche del soggetto a deficit funzionale dello Zolfo.

L’ADULTO