Con il termine drenaggio s’intende comunemente una pratica chirurgica finalizzata al mantenimento di una “via d’uscita” per l’eliminazione all’esterno di pus o altre secrezioni patologiche. In medicina naturale il significato di drenaggio si è allargato ed è diventato molto più ampio e complesso, tanto da diventare quasi una “filosofia terapeutica”. Con drenaggio, infatti, s’intende l’attivazione dei tessuti e degli organi emuntori, per l’eliminazione delle sostanze tossiche che si accumulano all’interno dell’organismo.

Il Drenaggio avviene sempre attraverso il sangue per mezzo degli organi emuntori. Gli organi emuntori sono deputati all’eliminazione dei materiali di rifiuto dell’organismo.

Nei trattamenti di drenaggio, per stimolare e regolarizzare l’attività escretoria degli organi emuntori si utilizzano rimedi fitoterapici ad azione drenante, attuato soprattutto con i gemmoterapici, le tinture madri, le tisane. Inoltre è, stimolato il sistema linfatico, deputato alla mobilizzazione delle tossine accumulate a livello del tessuto connettivo, che delimita gli spazi intercellulari, dove sono “scaricate” in prima istanza le tossine che si formano all’interno delle cellule. Il drenaggio esercita un notevole stimolo disintossicante e può rappresentare un trattamento preventivo o curativo. Può anche essere un trattamento d’appoggio quindi accompagnamento ad altre terapie, o utilizzato nel corso di malattie acute o croniche. Inoltre il drenaggio è indicato in corso di trattamenti omeopatici, per “pulire il terreno” e prepararlo all’azione dei rimedi specifici.

Il drenaggio, in Naturopatia, si sviluppa in tre tempi:

o   In un primo tempo si diminuisce la sorgente, l’approvvigionamento dei sovraccarichi e quindi si sceglierà un metodo autolitico, come la monodieta secca o umida oppure il digiuno secco.

o   In un secondo tempo si mirerà al riequilibrio del piano neurovegetativo, e quindi si utilizzerà un metodo riflesso per ridistribuire l’energia ai vari plessi, agli organi ed emuntori, attraverso ad esempio la riflessologia e l’auricoloterapia.

In un terzo tempo si attiverà la stimolazione degli Emuntori.

Il limite del drenaggio è la non eliminazione della “predisposizione” individuale del soggetto e delle sue tendenze ereditarie. I tempi di drenaggio schematicamente prevedono una terapia di tre settimane, ossia di 21 giorni, variabili a seconda della patologia. In linea di massima è bene effettuare il drenaggio con estratti acquosi.

Natalia Baseggio Conrado – naturopata Luiben-