latte luibenPer ogni cucciolo di mammifero il latte è il primo, essenziale, nutrimento. A svezzamento completato solamente gli esseri umani continuano a nutrirsi del latte vaccino e dei suoi derivati, seguendo le tradizioni e le abitudini alimentari del proprio Paese, oppure per predisposizione genetica. Ad esempio, in alcune etnie come quelle originarie dell’Africa, fino al 100% delle persone è incapace di digerire il lattosio. Viceversa, in Finlandia e dintorni la tolleranza è del 90%. Sono diversi anni però che latte e latticini sono sotto accusa da parte degli studiosi, che hanno collegato il consumo di questi prodotti all’insorgenza di piccole e grandi patologie. Allergie, intolleranze, gonfiori, aumento di peso, patologie tumorali specifiche e, di recente, l’ultima scoperta: il latte non rinforza le ossa negli adulti, anzi le indebolisce.

latte luibenIl latte vaccino è un’utile fonte di proteine, energia, calcio, fosfato, vitamine del gruppo B e iodio. In particolare è ricco di calcio, da sempre ritenuto il minerale più prezioso per la robustezza delle ossa. Tuttavia, i recenti risultati del National Health and Nutrition Examination Survey (Stati Uniti) non sembrano lasciare spazio a dubbi: l’assunzione di calcio non dimostra effetti protettivi sull’ossatura.

Mentre l’assunzione di latte è molto importante per lo sviluppo delle ossa dei bambini, il consumo di latte in un adulto non sembra ridurre il rischio di fratture. Inoltre gli esperti sottolineano che l’eccesso di calcio può inibire anche la produzione di vitamina D.

latte luibenUN MITO DA SFATARE

Sono diversi i disturbi possibili causati dal consumo di latticini. Il latte è un alimento gradevole anche per il suo zucchero, il lattosio, che richiede uno specifico enzima chiamato lattasi per essere digerito. Produrre lattasi in età adulta è però il frutto di una variazione genetica ereditaria, e non tutti ne sono portatori. Per queste persone il latte è indigeribile e possono manifestare sintomi a livello gastrointestinale, come gonfiore e dolori addominali.

L’allergia alle proteine del latte è piuttosto frequente nei bambini.Tende a sparire con la crescita. Si manifesta con dolori addominali, diarrea, coliche gassose, eczema, rinite, asma.

Il dibattito più acceso circa la nocività del latte iniziò qualche anno fa, in seguito ai risultati di specifiche ricerche sul  cancro (in particolare quello alla prostata e al seno). Negli Usa, col programma decennale Physicians Health Study, sono stati tenuti sotto osservazione 20.855 medici (maschi), divisi in due gruppi: uno che si nutriva anche con 2 porzioni e mezzo di latte e derivati al giorno, e l’altro a consumo di massimo mezza porzione di latticini quotidiana.

latte luibenTra gli individui del primo gruppo la probabilità di sviluppo di cancro alla prostata è stata superiore del 30%. Un secondo programma di ricerca, Health Professionals Follow-Up Study, estese l’indagine su 50.000 soggetti. I grandi consumatori di latticini ebbero una percentuale di rischio di insorgenza di cancro alla prostata del 70% superiore rispetto all’altro gruppo. Un programma di ricerca finlandese su un campione di 29.133 uomini specificò con maggiore chiarezza il rapporto tra tumore e calcio: «Nel gruppo con un’alimentazione ricca di calcio (più di 2 grammi al giorno) la percentuale di rischio è stata del 63% superiore rispetto a chi ne ha consumato meno di 1 grammo al giorno», affermano i nutrizionisti finlandesi sull’International Journal of Cancer: «L’eccesso di calcio alimentare inibisce latte luibenl’attivazione della vitamina D, essenziale alla salute della prostata.» Risultati simili si sono evidenziati anche per i rischi relativi al tumore al seno.

Molti sono ancora gli studi in corso sul latte vaccino. Certamente è bene limitare il suo consumo e dei suoi derivati da adulti, optando per una dieta ricca di vegetali (cavoli in particolare, ad alto contenuto di calcio), di legumi, di semi (ottimi i semi di Chia), di frutta fresca e secca, di latte di origine vegetale.

Beatrice Pallotta