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PARTE SECONDA: Bert Hellinger lavorando sui Sistemi Familiari ha coniato gli “Ordini d’Amore”, che presi in considerazione in un “Sistema”, creano armonia. Questi sono l’ordine di Appartenenza, l’ordine di Precedenza e l’ordine di Compensazione.

L’APPARTENENZA

www.house-of-light.gr_wilde_margeriten_400 L’appartenenza ci dice che in un sistema nessuno può essere escluso e che si appartiene alla propria famiglia per sempre. Se all’interno di una famiglia qualcuno viene escluso, nel sistema ci sarà una reazione (che può essere, per esempio, un comportamento particolare di un componente) che indica uno squilibrio. Esclusione significa mancanza di rispetto per un destino difficile di un familiare.
Le persone escluse possono essere figli illegittimi, quelli non desiderati, quelli abbandonati, i padri dei figli illegittimi che non desiderano rapporti con il loro nato, partners precedenti dei nonni, dei genitori, fratellastri e sorellastre, fratelli morti…
Anche passare sotto silenzio eventi del reale destino di un familiare, o di una persona abbandonata, ha conseguenze.

LA PRECEDENZA

krasivo-risunok-noch-planety-Favim.ru-4311374La precedenza tiene conto della gerarchia naturale della famiglia: colui che viene prima, occupa quel posto e chi viene dopo, ne è consapevole . Questo significa che ognuno prende il suo posto nei rapporti, e si comporta conformemente. Per esempio i genitori danno ai figli e non prendono da essi per riempire i propri buchi emozionali. E i figli non sono al pari dei loro genitori. Quando un bambino occupa un posto da “grandi”, si sbilancia il senso del suo valore, si ritiene migliore di alcuni o peggiore di altri, ha ansia da prestazione, in quanto gli viene chiesto qualcosa di impossibile: aiutare i propri genitori. Il bambino viene deprivato dalla sensazione di sicurezza e di tranquillità e dall’essere se stesso.

LA COMPENSAZIONE

images (2) Il dare e il ricevere in un rapporto di coppia devono essere in equilibrio nel bene come nel male. Quando uno dà più all’altro o uno prende di più dall’altro, si creano degli scompensi e disarmonia . Può succedere che un partner si allontani dalla coppia per aver ricevuto troppo, impossibilitato a restituire, non riesce a sostenere il peso di sentirsi in debito, non c’è scambio. Invece, se quando riceviamo, restituiamo un po’ di più, alimentiamo la crescita della coppia; sotto l’impulso del bisogno di compensazione cresce lo scambio tra le persone che si amano. Il male viene compensato con il male, ma con un male minore perché l’amore e la compensazione nel bene possano avere una possibilità. Se infliggiamo un male superiore compensiamo in negativo (ed è così che accadono le guerre).
Compensare una colpa con un’espiazione conscia o inconscia, aggiunge altra sofferenza inutile, diverso è compensare con l’accettazione e azioni che riconciliano.
La vita che abbiamo ricevuto dai nostri genitori, la possiamo compensare soltanto prendendola con gratitudine, trasmettendola ad altri, facendo del nostro meglio.

Daniela Sbarigia
(Counselor Sistemico)

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