neuroscienze Luiben

Novembre è il mese perfetto per vedere qualche buon film spettrale e terrificante con cui spaventare se stessi. Molte persone adorano quelle sensazioni forti che solo gli horror-movies sanno dare, evocativi di sensazioni primordiali e dense di pulsioni vitali. Mente e corpo rispondono prontamente d’istinto, nonostante la consapevolezza della finzione di un set cinematografico. L’adrenalina d’improvviso scorre a fiumi, si può sobbalzare e addirittura gridare. Un effetto potente, una carica di energia organica ancestrale che spinge alla sopravvivenza, alla lotta, a proteggersi. Non è un caso che i film horror siano diventati un nuovo campo di ricerca delle neuroscienze: il “Neurocinematics”, uno speciale cinema ideato da alcuni scienziati di Manhattan, New York, proietta pellicole horror per studiare le reazioni emotive degli spettatori.

neuroscienze LuibenCIAK,  SI STUDIA!

Guardare e sentire sono peculiarità dei sensi primari, ma possono essere ingannevoli. La visone di un film infatti riesce a superare il controllo della mente razionale, entrando direttamente in contatto con il cervello nelle sue profondità. Le neuroscienze hanno fondato un nuovo settore specifico di studio, il “Neurocinematics”, dove i film fanno da sfondo per nuove analisi sulle intereazioni corpo-mente.

Nei thriller contemporanei, lo spettatore viene immediatamente coinvolto, e diventa un protagonista della storia in termini emozionali. Il dramma dirige le dinamiche neurali delle emozioni, e “ il dentro e il fuori” si confondono. Quando poi si combinano tra loro le tecnologie, la realtà virtuale tende a predominare sulla volontà e sulla logica. Immagini tridimensionali, cuffie d’ascolto con effetti speciali mp3 e surround, sono ottimi alleati dei nuovi studi sui meccanismi della paura e sulla gestione delle emozioni.

neuroscienze LuibenIl Neurocinematics ha già scoperto che le risposte neurormonali a una scena horror sono identiche in tutti gli spettatori, che saltino sulla sedia, che urlino o che sorridano beffardi. Lo stato di allarme, il pericolo improvviso, generano quindi un protocollo bio-chimico collettivo, che varierà di risposte comportamentali diverse tra spettatore e spettatore solo in un secondo momento. La logica della mente razionale interverrà con strategie personalizzate, rese diverse dal proprio bagaglio d’esperienze, e dalle soggettive, esclusive interpretazioni di vita. Una nuova conferma che l’equilibrio di mente e corpo è comunque un atto della capacità si saper tenere a bada le proprie emozioni. Un puro atto di “volontà”che riesce a gestire positivamente il proprio se’ e l’ambiente circostante.

neuroscienze LuibenLA PROFEZIA DI ALFRED

Alfred Hitchcock è stato un po’ l’ispiratore delle ricerche di Neurocinematics. Il regista intuì già negli anni Cinquanta che le sale cinematografiche potessero funzionare come campi d’indagine sociali e psicologiche.Era molto sorpreso e incuriosito dalle forti reazioni del pubblico alle proiezioni dei suoi thrillers. Al suo amico Ernest Lehman sceneggiatore, scrisse: “ Il pubblico è come un organismo gigante con cui io e te stiamo giocando. Abbiamo capito che spingendo un tasto, otteniamo una nota, giochiamo con un’altra corda e loro reagiscono diversamente. E un giorno non avremo nemmeno bisogno di fare un film! Ci saranno elettrodi impiantati nel loro cervello, e come noi, stimoleranno qualcosa a cui seguirà il terrore o una risata…non è meraviglioso?”

Beatrice Pallotta -naturopata Luiben.