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La Natura ci offre sempre emozioni di profondo piacere interiore e il suo splendore, i suoi colori e profumi, sembrano proiettarci in dimensioni più elevate di pensiero e di sentimenti. A livello puramente fisico, oltre a nutrirci, le piante e i fiori hanno un potere curativo, conosciuto e utilizzato fin dall’alba dei tempi dalle medicine popolari di tutto il mondo.
Ad un livello energetico più sottile e invisibile, già nel 1500 l’alchinista e medico Paracelso aveva individuato nei fiori un misterioso potere curativo vibrazionale, un enigma scientifico che solo oggi la fisica moderna sta iniziando a rivelare e a dimostrare. Il medico ed omeopata inglese Edward Bach (1886-1936) creò i rimedi floreali come cura dei vari stati interiori dell’essere umano, riuscendo a “catturare” in essi la loro speciale energia vibrazionale in grado di guarire “l’anima” delle persone.
Bach ebbe tre intuizioni fondamentali. In primo luogo, osservò di come le persone siano sostanzialmente “divisibili” in serie di diversi tipi, in base alla loro visione della vita e alla loro personalità. In secondo luogo, ha collegato gli stati emotivi con una varietà di fiori ad essi appropriati, atti a risolvere le specifiche variazioni emotive interiori. In terzo luogo, ha sviluppato un metodo di trasferimento di energia dagli alberi e dai fiori in acqua pura di sorgente, quindi utilizzabile per i suoi famosi preparati e fruibile per l’assunzione.
E. Bach ha riunito le differenti emozioni umane in sette tipologie emozionali di base:
incertezza, ipersensibilità alle influenze e alle idee degli altri, paura, preoccupazione eccessiva per il benessere degli altri, scarso interesse per il presente, scoraggiamento o disperazione, solitudine.
Sono solo indicazioni generali che sotto intendono ulteriori approfondimenti per selezionare l’essenza giusta. Ad esempio, per scegliere l’essenza corretta della paura, va chiarita l’origine di questa emozione. Se ci troviamo di fronte a paure di origine sconosciuta va bene Aspen, alla paura di perdere il controllo e fare qualche pazzia è più indicato Cherry Plum. Alla paura di qualcosa di preciso, come per esempio la paura di una separazione dal proprio compagno, o di qualche furto, Mimulus è quello giusto.
I rimedi sono classificati in 7 gruppi:
fiori per la paura – Rock Rose, Mimulus, Cherry Plum, Aspen, Red Chestnut
fiori per problemi di incertezza – Cerato, Scleranthus, Gentian, Gorse, Hornbeam, Wild Oat
fiori per problemi di mancanza di interesse verso il presente – Clematis, Honeysuckle, Wild rose, Olive, White Chestnut, Mustard, Chestnut Bud
fiori per problemi di solitudine – Water Violet, Impatiens, Heather
fiori per problemi di ipersensibilità – Agrimony, Centaury, Walnut, Holly
fiori per problemi di disperazione e scoraggiamento – Larch, Pine, Elm, Sweet Chestnut, Star of Bethlehem, Willow, Oak, Crab Apple
fiori per problemi di cura eccessiva per gli altri – Chicory, Vervain, Vine, Beech, Rock Water
Nel libro “Guarisci te stesso”, Bach descrive come preparare l’essenze vibrazionali dei fiori: “…I fiori vengono raccolti nelle prime ore del mattino, di una giornata di tempo sereno, con il cielo privo di nuvole, avendo la cura di scegliere solo le corolle che hanno raggiunto la piena fioritura; i fiori devono essere raccolti da piante diverse e in luoghi dove crescono in quantità. L’ acqua da usare per la preparazione delle essenze deve essere pura acqua di fonte esente da qualsiasi traccia di inquinamento, meglio se si tratta di acqua di una sorgente della zona dove crescono i fiori…..” Dopo la raccolta si procede a preparare la tintura madre con il metodo della solarizzazione e/o bollitura.
Beatrice Pallotta -naturopata della Scuola in Alta Formazione in Naturopatia e Counseling Luiben-