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Milioni di persone soffrono di stress, una delle patologie più diffuse nella società moderna. Lo stress è uno squilibrio psico-fisico generato da piccoli e grandi traumi come da condizioni di disagio ambientale. I disturbi variano da persona a persona, e possono manifestarsi con apatia, irritabilità, insonnia ed incubi, perdita di interessi ed attività, indebolimento del sistema immunitario.

In questi giorni un gruppo di ricerca dell’Università degli Studi di Milano ha dimostrato che un solo evento stressante può causare effetti a lungo termine nella corteccia cerebrale, modificando l’intero sistema neuro-ormonale.

 

TYP-474228-3620648_Christopher-UrsittiQuesto studio si era proposto di capire di come eventi traumatici di natura transitoria, e che quindi si presentano una sola volta nella nostra vita, possano lasciare “ferito” il cervello e modificare il comportamento per lungo tempo. Se pur è vero che esiste una predisposizione genetica come fattore di rischio, fino ad oggi la scienza non spiegava l’insorgenza di certe malattie croniche da stess, tra cui il drammatico Disturbo Post Traumatico, PTSD, una grave patologia che insorge a seguito di eventi particolarmente traumatici o stressanti: la malattia è diagnosticata, per esempio, in moltissimi militari, o nei sopravvissuti ad attacchi terroristici o disastri ambientali.

glutammato_mtL’Università milanese ha studiato il ruolo del glutammato nelle reazioni di stress. Il glutammato è la molecola che nel nostro sistema nervoso centrale riveste il ruolo di neurotrasmettitore eccitatorio, ossia di messaggero chimico che, rilasciato da un neurone a livello della sinapsi, attiva altri neuroni. Gli studiosi italiani hanno scoperto che l’aumento del rilascio di glutammato legato a un singolo evento stressante non è un fenomeno transitorio, ma si protrae per almeno 24 ore, durante le quali aumenta il numero delle vescicole sinaptiche che contengono la sostanza: “Questo potrebbe spiegare l’atrofia dei dendriti che osserviamo già a 24 ore, in quanto il glutammato in dosi eccessive è neurotossico – precisa il Professor Maurizio Popoli – Finora questo fenomeno maladattativo, invece, era stato osservato solo dopo molti giorni o settimane di stress”. I risultati della loro ricerca sono stati pubblicati dalla rivista Molecular Psychiatry.

(B.P.)