LUNA NUOVA: 1 ottobre 2016
Quello che spesso osservo nelle persone è la mancanza di un progetto, una traccia da seguire per il raggiungimento di un ottenimento serio e virtuoso; eppure in passato siamo stati capaci di farlo, anche semplicemente per organizzare un viaggio od una serata con gli amici, piccole cose che ci hanno dimostrato che ne siamo capaci.
Quando si tratta della nostra vita però veniamo presi dal panico, anzi non ci vogliamo nemmeno pensare, forse è la paura di fallire o l’adesione alla pigrizia o la mancanza di fiducia o autostima.
Avere un progetto virtuoso nella propria vita è qualcosa di meraviglioso, si comincia a gustare ogni attimo e vogliamo che ogni secondo non venga buttato via, ogni passo è diretto verso la meta; nel fare questo ci scrolliamo di dosso tutte le stupidaggini ed il torpore mentale, ogni cosa comincia ad avere un senso: sia il senso come motivazione e sia come direzione.
La pigrizia si riconosce anche quando facciamo tante cose, piccole e tutte insieme, mentre la mancanza di autostima si manifesta con lo scetticismo, la mancanza di fede in qualsiasi cosa . . . oppure diciamo che siamo sempre stanchi o malati.
Se non ci siamo mai presi cura di fare un progetto potremmo cominciare con uno piccolo, realizzandolo proveremo gioia e prenderemo fiducia in noi; allora ne faremo uno un po più impegnativo, realizzato anche questo ne faremo uno nuovo ancora più importante e più bello; verrà da se che poi faremo il progetto della nostra vita, osservandola ci domanderemo come la stiamo conducendo e come vorremmo che fosse; l’esperienza precedente ci darà la risposta giusta.
È bene anche darsi un tempo: 2,3 o 5 anni . . . e il gioco è fatto, ma la cosa davvero eccezionale è che diventeremo felici, non ci farà paura la solitudine e la strada è come se ci si srotolasse davanti ad ogni passo che facciamo.
Il grigio non è un colore, i colori sono il giallo, il rosso ed il blu, la combinazione tra essi non darà mai il grigio.
Impertubabilità
Non ci sono sentieri tracciati nell’aria,
non c’è liberazione che non passi dalla Via.
Niente di ciò che è condizionato
è permanente
e tuttavia i Buddha restano sereni.
Dhammapada strofa 255
Noi scegliamo il Buddha come Maestro perché abbiamo fiducia nella perfezione della sua realizzazione. Il Buddha, come noi, viveva in questo mondo, con tutta la sua instabilità, delusione e conflitto, ma il suo cuore restava libero dall’angoscia, imperturbabile. È questo cuore pienamente liberato che si esprimeva del tutto naturalmente come illimitata compassione. Qualunque azione il Buddha facesse, col corpo, la parola, la mente, era mirata esclusivamente al beneficio di tutti gli esseri viventi. E non dobbiamo temere che la fiducia nel nostro Maestro ci porti a credenze disumane che considerano i dubbi come forme di tradimento. Piuttosto, con il maturare della fiducia, scopriamo la capacità di includere i nostri dubbi, le preoccupazioni, i timori in un caldo apprezzamento di questi Insegnamenti.