LUNA PIENA  – Giovedì 21 Aprile 2016

Nella nostra vita, abbiamo avuto tutti bisogno di un maestro per apprendere cose nuove o difficili, certamente i nostri genitori hanno fatto molto, ma poi siamo andati a scuola, abbiamo fatto dello sport, abbiamo imparato a suonare uno strumento, a guidare la macchina, a fare un lavoro e così via.

Un maestro che ci aiutasse a conoscere la mente però non tutti l’hanno avuto, anzi, spesso ci si trova a non capire cosa sta succedendo in noi, a capire un nostro malessere o a comprendere che razza di emozione stiamo vivendo.

I tibetani dicono così: “Quando l’allievo è pronto il maestro arriva”,oppure come una frase nel film NOSSOLAR : “Quando il dottore è pronto il paziente arriva”.

Sono tutti modi per farci capire che abbiamo bisogno di un maestro, che il “Fai da te” per conoscere la mente non funziona, anzi, spesso facciamo dei grandi pasticci e non riusciamo a venirne a capo, viviamo così dei disagi, dei fastidi, malesseri e sofferenze di vario tipo.

Abbiamo però un gran maestro dentro che noi che dovremmo imparare ad attivare, abbiamo solo bisogno di essere sinceri e onesti, stanare il nostro ego dall’angolino oscuro e mettere in pratica un atteggiamento corretto per conoscere la nostra mente; questa pratica si chiama: “Farsi una vera domanda” e assaporare la nostra reazione.

Vuol dire chiedersi onestamente: “Perché sto facendo questa azione?  Cosa spero di ottenere?  Questa azione è di beneficio o potrebbe essere di danno?”

Quando ce la sentiamo, possiamo provare a farlo, con apertura di cuore, con gioia e con curiosità . . . imbavagliando la mente giudicante che appesantisce la nostra vita; impareremo a conoscerci e volerci bene, semplicemente realizzando che quello che desideriamo davvero è la serenità, essere in pace dentro e accettarci con tolleranza, cercando di cambiare quello che non va e incrementando i nostri lati positivi.

 

Il vero beneficio

E’ facile a farsi quello
che non è di vero beneficio ad alcuno
difficile invece è fare ciò che è
veramente benefico e buono.

  Dhammapada strofa 163

Quando incontriamo la follia del mondo, è facile dare la colpa agli altri. Se avessimo concluso il nostro lavoro e realizzato l’incrollabile libertà a cui il Buddha indirizzava, avrebbe senso. Presumibilmente però, noi abbiamo ancora parecchio da fare. E se ci prendiamo l’impegno di fare quanto è necessario fare, sapremo quanto questo lavoro possa essere veramente difficile. Ma ricordiamoci che, dedicandosi a esso, offriamo bontà e beneficio al mondo. Quando non lo facciamo, diventiamo anche noi parte della follia.