Negli ultimi anni il progresso delle scoperte delle neuroscienze ha segnato l’affermazione scientifica dell’approccio olistico per la cura della salute psico-fisica del genere umano. In particolare, le benefiche tecniche del respiro della meditazione orientale sono al centro di nuove ricerche italiane e americane. La pratica “mindfulness”, dopo aver letteralmente spopolato negli Stati Uniti, si sta diffondendo anche in Italia, accendendo l’interesse della scienza “ufficiale”.
La mindfulness è una tecnica di meditazione che lega la millenaria tradizione buddhista alla psicologia scientifica occidentale, senza però indurre il rilassamento profondo, ne’ stati di “trance”. Con mindfulness si intende consapevolezza, attenzione al momento presente. E’ la meditazione del “qui e ora”, che non si propone di allontanare la coscienza verso il sopore di “viaggi” spirituali o il vuoto mentale, ma che la connette esattamente con se stessa.
Aumentare la consapevolezza dei nostri stati mentali, cioè delle emozioni, dei pensieri e delle sensazioni fisiche, accresce la flessibilità mentale e vengono meno gli automatismi. In prima battuta infatti, la mindfulness venne adottata dagli psicologi per sostenere le persone con malattie e dolori cronici, e per alleviarne i sintomi. In seguito, visti gli ottimi risultati, sono stai avviati migliaia di studi per una vasta gamma di malattie croniche tra cui il diabete, malattie cardiache, cancro, ansia e depressione.
La ricerca minuziosa dell’Università Santa Clara in California riporta oggi dati e considerazioni scientifiche quasi clamorosi. Ne segnaliamo solo qualche esempio:
i malati di patologie tumorali che hanno partecipato a questo programma di consapevolezza hanno ridotto i loro sintomi di stress del 30 per cento rispetto ai pazienti “non meditatori”;
i diabetici si sono liberati del tutto da depressione, ansia, angoscia (quasi il 40 per cento dei diabetici lotta contro lo stress emotivo che, a sua volta, innalza pericolosamente il livello di glucosio nel sangue);
la meditazione mindfulness ha ridotto l’intensità e le sensazioni emotive del dolore del 44 per cento in tutte le persone affette da dolori violenti e/o cronici.
Sono ancora in corso ricerche specifiche dell’influenza della mindfulness sulla fibrosi cistica e il cancro. La Professoressa Shapiro dell’università americana ci specifica a proposito: “La consapevolezza ci aiuta a rimanere nel momento presente, che è prezioso. Quando ci sentiamo bene, non è difficile essere centrati nel presente. Quando però si riceve una diagnosi difficile, la paura, la tristezza e l’ansia di ciò che sta per accadere, “incolla” la mente al passato e alla vita perduta. Depressione e l’ansia per il futuro prendono il sopravvento. E, come già sappiamo, gli stress emotivi, i traumi ed i conflitti interiori, sono alla base dello sviluppo di certe patologie.”
Le pratiche del respiro, della meditazione e del mindfulness aiutano a guarire le ferite e le sofferenze che le persone si portano dentro, che non sono necessariamente quelle legate a malattie del corpo, ma anche quelle connesse al vivere quotidiano, ai disagi dell’ambiente di lavoro, alle pressioni sociali, alla crisi attuale, alla solitudine di donne e anziani.
L’idiogramma cinese per “mindfulness” è “nian” (念) che è la combinazione di due caratteri diversi, ognuno dei quali ha il suo significato. La parte superiore dell’idiogramma significa “adesso”, mentre la parte inferiore significa “cuore” o “mente”. Letteralmente l’idiogramma completo indica l’atto di vivere il momento presente con il cuore.
L’uscita definitiva di queste tecniche dal ghetto dell’esoterismo e delle religioni va di pari passo con le audaci considerazioni delle neuroscienze e la nuova apertura della medicina ufficiale ad esse. I benefici della mindfulness sono numerosi e non abbracciano un solo “campo” ma si estendono in giovamenti fisici, psichici e relazionali. Un nuovo esempio di come la visione olistica dell’uomo si stia sempre più affermando come necessaria e complementare “scienza” dei disagi e dei malanni dell’uomo moderno.
Beatrice Pallotta -naturopata-