SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE IN NATUROPATIA E COUNSELING LUIBEN tel.340.3977519
SONO IN CORSO LE ISCRIZIONI PER L’ANNO 2017/18 info@naturopatiacounseling.com
L’empatia è la capacità di comprendere profondamente un’altra persona. Le emozioni, i sentimenti, le narrazioni di chi ci sta di fronte, coinvolgono e prendono vita in uno “spazio” di condivisione comune, dove non c’è più alcuna differenza emotiva tra chi comunica il proprio vissuto e chi lo riceve. Lasciarsi coinvolgere intimamente nelle esperienze altrui a tal punto da riprodurle in se’, è una caratteristica specifica degli esseri umani e di alcuni primati evoluti. Nel passato lo scrittore J.W.Goethe definì poeticamente l’empatia come “l’affinità elettiva” tra le anime e molti studiosi cercarono di scoprire con la ragione scientifica la spiccata predisposizione umana per “l’ascolto condiviso dell’altro”. La recente scoperta dell’esistenza dei “neuroni specchio” da parte della neuroscienza italiana (G.Rizzolatti, Università di Padova, 1991), ha ricondotto l’empatia all’azione imitativa di alcuni circuiti neurali predisposti all’apprendimento e al condizionamento. La capacità empatica si apprende e si sviluppa come ogni altro “gesto” motorio per l’azione dei neuroni capaci di connettersi con “l’anima” propria e di quella altrui.
I neuroni-specchio o mirrors sono unità cellulari del tessuto nervoso, che si attivano quando osserviamo qualcuno compiere una determinata azione. (Per esempio se mangio una banana sotto il tuo sguardo, in te si attiveranno gli stessi neuroni che rispecchiano questa azione, anche se tu non stai mangiando il frutto). Ma anche le emozioni si comunicano tra le persone allo stesso modo, seguendo un percorso di riflesso neurale, ed è per questo che sorridere è contagioso e diffonde allegria, mentre un volto aggrottato può creare un forte disagio emotivo all’interlocutore. I mirrors inoltre sono così veloci da anticipare le emozioni e i movimenti possibili dell’altro, come nel caso degli scambi-palla tra calciatori.
I neuroni-specchio permettono all’essere umano di essere una vera macchina da apprendimento cognitivo e psicologico. Vilayanur Ramachanrdan, noto neuroscienziato, ha dichiarato che “I neuroni a specchio saranno per la psicologia quello che per la biologia è stato il DNA”. Imitazione ed emulazione hanno consentito alla conoscenza umana di evolversi e di diffondersi grazie all’attività dei mirrors che si estende fin alla sfera emotiva, forse animica, degli individui. La “cultura” familiare e collettiva è responsabile quindi dell’acquisizione e della propagazione di valori, sentimenti, idee, capacità empatiche.
I neuroni specchio mettono in luce l’importanza delle relazioni tra gli individui. L’apprendimento, le emozioni, i sentimenti, viaggiano da una persona all’altra quasi inconsapevolmente seguendo invisibili reti neurali. I mirrors hanno bisogno degli altri per attivarsi. Quando ciò non avviene, in casi di isolamento infantile, l’incapacità empatica o dispatia si può manifestare anche con gravi patologie psichiatriche in età adulta.
Vivere senza lo specchio degli altri veicola verso l’emarginazione personale e al manifestarsi di una reale “atrofia” cerebrale, con assottigliamento delle aree corticali del sistema limbico.
Esistono inoltre diverse malattie e sindromi causate anche da un mal funzionamento o assenza dei circuiti mirrors, come la Sindrome di Asperger e l’Autismo.
Beatrice Pallotta
Naturopata della Scuola Naturopatia e Counseling Luiben