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Gli attuali studi delle neuroscienze sul funzionamento della mente, ne stanno rivelando i suoi aspetti più misteriosi e suggestivi. Nelle loro ricerche gli scienziati affermano che la mente umana non è collocata solo nel cervello, ma che si trova anche in altre parti del corpo, nel cuore e nell’intestino in particolare. La fisica quantistica, la neuroendocrinologia e le neuroscienze si occupano oggi della “coscienza”, individuale e collettiva, come di una proprietà cosmica che collassa in ogni molecola: dove c’è materia quindi, c’è anche coscienza.
Le neuroscienze descrivono la “mente” come un unico organo esteso in tutto il corpo, composto da reti e centri neurali. Si tratta di un “super cervello”dal potenziale infinito, di cui sono almeno tre le “stazioni” principali da cui partono ed arrivano tutti gli impulsi. Oltre al cervello encefalico, esistono il cervello del cuore e quello intestinale.
Il cervello encefalico
Il cervello encefalico è “tripartito”, secondo il famoso schema di Maclean. In un primo e profondo nucleo rettile, primitivo ed istintivo, risiede l’istinto alla vita responsabile dei comportamenti di sopravvivenza, incluse le reazioni di attacco-fuga. Si attiva nei momenti che richiedono massima velocità di esecuzione, in vista di un pericolo. Il cervello rettiliano è pre-cognitivo, al limite della consapevolezza, e si nutre di impulsi primordiali. Esternamente ad esso c’è poi il sistema limbico o relazionale-affettivo, un primo frutto dell’evoluzione, presente in tutti i mammiferi. Nel limbico prendono forma le emozioni ed i sentimenti, e una prima consapevolezza di se’. Infine, a livelli superiori, si trova la parte più evoluta del cervello, la neo-corteccia, esclusiva del genere umano. Essa “pensa” e sa ideare a prescindere dagli impulsi provenienti dai bisogni affettivi o dagli istintivi schemi per la sopravvivenza. La neo-cortex permette le funzioni cognitive e razionali e dell’autocoscienza, ragiona, progetta. Il numero dei neuroni contenuti nel cervello encefalico è tra i 10 e i 100 miliardi. Come ha specificato Panksepp, psicologo e neuroscienziato, le tre parti del cervello si influenzano in modo circolare e reciproco. Esse si possono armonizzare con la meditazione.
Il cervello del cuore
Il cuore di un feto inizia a battere grazie agli impulsi neurali del suo stesso piccolo cuore. La pompa cardiaca di un adulto custodisce un centro neurale composto da circa 40/120 mila neuroni da lui prodotti. Questo cervello è inoltre capace di secernere importanti ormoni, quali l’ossitocina e la dopamina, e diversi neuro-ormoni. La sua attività elettromagnetica è la più ampia di tutto il corpo e condiziona tutti gli organi, compreso il cervello encefalico, di cui è più potente di ben 5000 volte. Il campo frequenziale cardiaco si estende per 3 metri intorno al suo asse, centrato nella pompa. La sua energia positiva o negativa, viene percepita da chiunque si trovi nel suo “campo d’azione”, e può essere condizionante. Inoltre, il cervello del cuore decide dove veicolare l’energia, se verso l’alto o verso il basso. E’ il centro più importante, il quarto Chakra Anahata, sede dell’Amore e della Compassione.
Cervello Enterico o Intestinale
Nell’intestino esiste un altro cervello formato da 500 milioni di neuroni. Svolge diverse funzioni legate all’emotività e produce serotonina, l’ormone della felicità e della serenità, in gran quantità, coprendo il 90% del fabbisogno complessivo. Nel cervello enterico esiste uno stretto collegamento delle cellule del sistema immunitario, i linfociti, con quelle del sistema nervoso. Il loro interagire è alla base della salute. Il cervello enterico è artefice delle emozioni quanto il sistema limbico encefalico. La neo-corteccia cerebrale non riesce a condizionare completamente l’attività emotiva dell’intestino. Ciò che si sente “di pancia”è un impulso molto potente ed è connesso con l’attività cardiaca.
Questa difficile armonia tra i 3 cervelli neurale è alla base di conflitti e malattie psico-somatiche. Per disporre una buona quantità di energia complessiva e di vitalità, i 3 cervelli devono lavorare in sinergia ed equilibrio, elevandosi in uno stato di coerenza complessiva. La forza delle espressioni del cuore non deve disperdersi in quelle viscerali e in quelle logiche-razionali. Le filosofie spirituali centrate sull’apertura del cuore come Quarto Chakra, volgono verso la “coerenza” e la consapevolezza di Se,’ adottando diversi tipi di meditazione. La più indicata è la mindfulness (consapevolezza) che sviluppa, tra l’altro, il contatto profondo con se stessi e con l’ambiente.
I contenuti delle nuove scoperte delle neuroscienze sono riportate nella guida “mBraining, Armonizzare i 3 cervelli”. Le tecniche della mBIT hanno un approccio esclusivamente scientifico.
Beatrice Pallotta
Naturopata della Scuola Naturopatia e Counseling Luiben