L’omotossicologia è il ponte di collegamento tra la medicina convenzionale e quella complementare. E’ considerata la più grande innovazione dell’omeopatia ed è il frutto degli studi appassionati del medico Hans-Heinrich Reckeweg (Herford, Vestfalia, 9 maggio 1905 – Baden-Baden, 13 giugno 1985). Grazie ai progressi della biologia molecolare e della tecnologia, le teorie omotossicologiche si sono rese sempre più visibili ed evidenti agli occhi della scienza. Oggi non solo la teoria, ma anche l’uso quotidiano dei rimedi omotossicologici, sono diffusi ed apprezzati in più di 70 Paesi europei ed americani.
L’omotossicologia si occupa di cellule e del fluido nella quale sono immerse. In particolare della loro vitalità, e della purezza del liquido ove galleggiano. Il termine omotossicologia proviene dal latino “homo”, uomo e “toxicus”, veleno: questa scienza studia il modo in cui la presenza di tossine influenzerà e ammalerà le funzioni delle cellule e, di conseguenza, di tutto l’organismo. Inquinamento ambientale, cibi contaminati, frequenze elettromagnetiche, virus, batteri, stress e conflitti emotivi, sono tra i più importanti agenti tossici che avvelenano quotidianamente il nostro corpo. In questa chiave la malattia non è altro che la difesa e l’epurazione dagli agenti tossici, interni e/o esterni, una vera strategia difensiva.
L’omotossicologia interpreta le malattie come espressione di un malessere più profondo, un avvelenamento capillare. Più è alto il livello della tossiemia, più le patologie saranno gravi. Un organismo inquinato è il terreno d’elezione per la prolificazione di virus, batteri, funghi. Una cellula fortemente compromessa da scambi con agenti tossici, può “impazzire”e divenire tumorale.
L’obiettivo dell’omotossicologia è quindi di liberare l’organismo dai fattori tossici attraverso la detossificazione e il drenaggio, in modo da stimolare gli organi emuntori: reni, fegato, intestino, polmoni, pelle. La terapia è omeopatica, a cui si sono aggiunti nuovi rimedi, come i catalizzatori intermedi; i nosodi; gli organoterapici Suis; gli allopatici omeopatizzati. L’omotossicologia si propone di riequilibrare l’organismo, andando alla radice del problema ed eliminandolo: dalla cistite alle allergie, dagli eczemi all’acidità di stomaco. Un ampio ventaglio di piccole e grandi patologie.
Il motivo per cui sempre più persone decidono di affidarsi all’omeopatia e all’omotossicologia è che sono quasi completamente privi di effetti collaterali. Il principio attivo dei preparati viene più volte diluito, e stimolerà il proprio processo di guarigione.
Beatrice Pallotta -naturopata Luiben-
Lo studio dell’Omotossicologia è una Specialistica della nostra Scuola. Sono già aperte le iscrizioni. Per informazioni rivolgersi alla Segreteria