La scrittura come metafora del mondo interiore.
Attraverso la scrittura comunichiamo non solo pensieri, concetti o idee, ma molto di più…la nostra personalità! Infatti attraverso i simboli, i segni e gli spazi che compongono la grafia tracciamo un ritratto simbolico di noi stessi. Ma questo ritratto ci appare spesso sconosciuto o indifferente, poiché difficilmente conosciamo e siamo in grado di decifrare e decodificare tale linguaggio.
La grafologia è la disciplina che interpreta la grafia come forma espressiva, e la sua origine è molto antica. L’ attenzione al significato della grafia si manifestò in India, in Cina, nell’antica Grecia, con i filosofi Aristotele e Dionigi di Alicarnasso, e nella Roma imperiale del II secolo d. C. con lo storico latino Svetonio. Nel 1600 fu Camillo Baldi, professore di logica e metafisica a Bologna e autore del saggio “Come da una lettera missiva si conoscano la natura e le qualità dello scrivente” , a prendere in considerazione la scrittura come strumento di conoscenza dell’animo umano. Ma fu all’inizio dell’Ottocento, con la nascita delle scuole grafologiche europee, rappresentative di un metodo d’indagine basato su ricerche e studi sistematici, che la grafologia strutturò delle fondamenta scientifiche.
Scoprire alcuni segreti di questo affascinante spazio simbolico è possibile!
Attraverso la conoscenza di alcune semplici chiavi di lettura potremo essere in grado di osservare e prendere coscienza di alcune parti di noi, con la meraviglia e la curiosità che accompagna il ricercatore del proprio mondo interiore. Al prossimo articolo….
Sara Vattai
(Naturopata in formazione)